dosi per 4 persone: 320 G Alcool A 95 Gradi, 5 Noci Acerbe, 130 G Zucchero, 6 G Noce Moscata, 1 G Macis, 1 G Cannella In Polvere, 5 Chiodi Di Garofano
Tritate le noci a pezzetti, senza sgusciarle, e mettetele in un vaso a chiusura ermetica, unitevi l'alcool, chiudete il recipiente ed esponetelo al sole per 10 giorni. Trascorso il tempo, fate bollire per 10 minuti lo zucchero con 300 g di acqua. Ora sgocciolate le noci dall'alcool ed eliminatele; unite al liquido la noce moscata, il macis, i chiodi di garofano e la cannella. Tappate il recipiente ed esponetelo al sole per altri 15 giorni. A questo punto filtrate e imbottigliate con sughero e ceralacca. Lasciatelo riposare per un mese in luogo fresco.
Tra i liquori più apprezzati della nostra tradizione troviamo sicuramente il nocino di San Giovanni, il classico nocino fatto in casa: ecco perché oggi te ne parliamo, descrivendotene le particolarità più interessanti da conoscere. Prima di addentrarci nella ricetta del nocino fatto in casa e delle sue varianti, dovete sapere che in Europa le ricette del nocino sono davvero diverse. Avremo dunque il nocino di frate indovino, in nocino delle streghe, il nocino di Modena, il nocino di Siena, il nocino ticinese. Ogni ricetta ha la sua peculiarità ed è buon a modo suo. In linea generale, a proposito di nocino ricetta e preparazione sono sempre più o meno simili: cambiano più che altro le spezie e gli ingredienti che gli conferiscono di volta in volta un aroma unico.
Come suggerisce il nome stesso, questo liquore – almeno secondo l’usanza pugliese – si prepara proprio in occasione della festa dell’omonimo santo. Il 24 giugno, quindi, ha luogo la raccolta delle noci: da quel momento, c’è tutta una ritualità da seguire. Il momento ideale per gustarlo, invece, cade in un’altra giornata significativa per i credenti: quella di Sant’Andrea, cioè, il 30 novembre.
Il nocino di San Giovanni gode di una popolarità incredibile, in modo particolare, presso la località di Altamura. In questa località, infatti, questo liquore è noto anche come “Padre Peppe”, in onore del frate Giuseppe Ronchi. A quest’ultimo è attribuita la paternità della ricetta – elaborata attorno alla fine del diciottesimo secolo – presso il monastero cittadino. L’azienda dei fratelli Striccoli ha quindi deciso di celebrare questa antica tradizione, proponendo un nocino omonimo.
Insomma, sul nocino ricetta e preparazione sono custoditi come sempre accade dalle nonne. Può sembrarti banale, eppure, questa è la principale considerazione che dovresti fare quando decidi di
regalarti un liquore davvero speciale: chiedere aiuto alla nonna! E non solo: rifletti sulla materia prima: il tuo nocino di San Giovanni non sarà mai buono come quello di Padre Peppe, se non avrai tra le mani la migliore materia prima, cioè, delle noci davvero di qualità. Buone e fresche, prese proprio dall'albero. L’ideale sarebbe che queste fossero biologiche o, meglio ancora, raccolte direttamente dall’albero di casa tua. Alla stessa maniera, anche la buccia del limone, la cannella, il vino moscato e i chiodi di garofano dovrebbero essere tutti di origine biologica o, comunque, genuini.
Ti piacerebbe servire questo speciale digestivo preparandolo con le tue mani? Vorresti stupire i tuoi ospiti con qualcosa di indimenticabile? Il nocino è ottimo in pieno inverno. Allora ti suggeriamo di seguire la nostra ricetta per fare un nocino di San Giovanni in casa capace di distinguersi da quelli che puoi trovare al supermercato.
Del nocino, la ricetta originale dei frati propone questi ingredienti. Come vedi è differente dalla ricetta che trovi più in alto in questa pagina. Come detto, le ricette del nocino sono innumerevoli. C'è chi ama usare la cannella, chi non la ama, chi non può fare a meno della buccia del limone, chi invece la evita. Anche tu dovrai andare per tentativi e trovare del nocino la ricetta originale tua e personalissima che magari tramanderai in famiglia. E allora vediamo gli ingredienti:
Nocino, ricetta originale dei frati: sciacqua e monda le noci (senza asportare il mallo), sistemandole in un barattolo in vetro. Unisci anche gli altri ingredienti, ad eccezione dello zucchero e dell’acqua. Lascia riposare per una quarantina di giorni l’infuso, agitando saltuariamente il barattolo. Allo scadere del periodo di infusione, utilizza un colino per filtrare le bucce. Utilizza zucchero ed acqua per ottenere uno sciroppo da versare nel preparato, dopodiché imbottiglia e attendi la festa di Sant’Andrea.
L'hai preparata? Raccontalo!