una faraona, 100 gr di burro, sale
per la mistura: 5 gr di pepe nero, 2,5 gr di pepe bianco, 2,5 gr di lauro secco, 2 gr di chiodi di garofano, 0,5 gr di rosmarino secco, 0,5 gr di basilico secco, 0,5 gr di noce moscata, 0,5 gr di ginepro, 0,5 gr di cannella
polverizzare il tutto nel mortaio. mescolare cinque grammi di questa mistura con un etto di sale. amalgamare dodici grammi di quest'ultimo a un etto di burro. pulire, fiammeggiare, lavare e asciugare la faraona, spalmarla con venti grammi dell'unguento ottenuto all'altezza di tre centimetri e metterne un cucchiaio nella pancia. legarla, avvolgerla in carta oleata pesante, rivestirla in creta morbida con uno strato di tre centimetri e mettere in forno a calore moderato (100-150 gradi) per tre ore. servire su di un piatto di metallo e spaccare la creta in tavola con un colpo di martello, passare su di un piatto di porcellana e tagliare con le forbici il cartoccio in modo da godere l'espandersi del profumo e che non si disperda il sugo.
ricetta longobarda che si incontra in varie parti del territorio. questa è quella di canonica lambro, del più antico ristorante lombardo, un tempo casina di caccia dei visconti.
L'hai preparata? Raccontalo!