Tutti i passi per la preparazione

Far soffriggere in una pentola la cipolla con un po' di olio.

Consigli
Quando acquistate la melanzana, premetela leggermente con le mani ed assicuratevi che sia bella soda e che la buccia sia ben lucida. Se la buccia è opaca, presenta delle grinze e la melanzana al tatto è leggermente spugnosa, non acquistatela: non sarà fresca e sicuramente al suo interno sarà piena di semi. Al momento di cucinarla poi, vi suggeriamo di tagliarla a fette o cubetti secondo come richiede la ricetta, e di lasciarla alcuni minuti in un colapasta con una spolverizzata di sale fino o grosso. In questo modo la melanzana rilascerà la sua acqua di vegetazione e perderà il sapore amarognolo che altrimenti la caratterizzerebbe. Se volete accentuare ancor di più la dolcezza della vostra melanzana, potete immergerla nel latte per qualche ora, quindi scolarla, tamponarla e prepararla come meglio preferite.
Curiosità
Sembra che la melanzana sia stata introdotta nel nostro paese dai frati Carmelitani, e che tuttavia essa fosse decisamente ignorata a livello gastronomico, a tal punto che nei primi trattati gastronomici del Medioevo, questa non viene proprio citata. In epoca medievale si riteneva addirittura che, se consumata cruda, la melanzana potesse condurre alla pazzia. E non solo: Ibn Botlan, esperto medico arabo, affermava che la melanzana non solo rendeva chi la consumava incline alla malinconia, ma spingeva anche ad una lussuria smodata ed eccessiva. Altra piccola curiosità: durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il tabacco era di difficile reperibilità, le foglie della melanzana venivano essiccate ed usate per fabbricare sigarette. La melanzana si usa anche in cosmesi: la sua polpa cotta e schiacciata con una forchetta, se mescolata allo yogurt, è perfetta per una maschera viso idratante.
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