Tra le varie spezie diffuse nella cucina del Mezzogiorno, il sesamo nero - che si differenzia da quello bianco giacché non viene tostato - è veramente ricco di grassi insaturi, nonché vitamine e, soprattutto, proteine e sali minerali molto utili al benessere delle persone. Del sesamo nero non si conoscono precisamente le origini, sebbene si ritiene ragionevolmente che la stessa sia stata inizialmente coltivata soprattutto nei paesi dell'est asiatico, in modo particolare in India, sebbene secondo altri storici la stessa abbia origini pure africane. Il sapore del sesamo potrebbe essere avvicinato a quello del frutto della nocciola.
Uso in cucina
Il sesamo nero viene utilizzato principalmente per arricchire biscotti e pane, nonché per realizzare delle impanature, per condire delle insalate e realizzare salse differenti.
Conservazione
La conservazione del sesamo nero deve avvenire all'interno di involucri ermetici, inseriti a loro volta in un luogo fresco ed al riparo dalla luce.
Curiosità
Nei racconti de Le mille e una notte, Alì Babà e i suoi quaranta ladroni hanno accesso alla grotta dei tesori pronunciando l'espressione "apriti sesamo".