È risaputo che le farine più chiare, in modo particolare la 00 e la 0, presentino un livello di raffinazione troppo elevato e quindi non particolarmente indicato per la salute degli individui: nel caso delle farine più scure, invece, la maggior presenza di elementi nutrizionali importanti, è una garanzia del benessere di una persona. Nel caso della farina di grano saraceno, va detto che la stessa viene spesso impiegata nelle cucine tipiche delle regioni alpine, per preparare per esempio i pizzoccheri alla valtellinese, o ancora, i famosi canederli e la polenta nera, tutte pietanze molto rustiche e ricche di gusto.
Uso in cucina
Sono in modo particolare le regioni montane italiane, quelle alpine per la precisione, ad utilizzare in modo regolare e diffuso la farina di grano saraceno: pizzoccheri, canederli e polenta nera sono solo alcuni esempi.
Conservazione
Come avviene per la maggior parte delle farine, anche quella di grano saraceno va conservata ben chiusa all'interno della sua confezione che, a sua volta, va posta in un luogo buio, fresco ed asciutto.
Curiosità
La farina di grano saraceno, detta anche farina bigia in tante località italiane, è una specialità ideale per chi soffra di intollerenza nei confronti del glutine.