Il cavolo cappuccio, denominato scientificamente Brassica oleracea L. varietà capitata, è un ortaggio che si può raccogliere praticamente su tutto l'arco dell'anno, a partire dalla primavera e dall'estate, quando viene raccolta la varietà precoce, per arrivare a quello tipico dell'autunno e dell'inverno, che è invece tardivo. Il cavolo cappuccio si riesce a distinguere generalmente per le sue foglie che, sulla superficie esterna, sono particolarmente lisce: le foglie più piccole sono quindi avvolte da quelle grandi, venendosi a creare una sagoma a forma di testa, da cui deriva il nome cappuccio.
Uso in cucina
Non è difficile preparare il cavolo cappuccio: lo stesso può essere mangiato crudo, come del resto, può essere cotto in tanti modi differenti, tra i quali, la cottura al vapore e in padella.
Conservazione
Il cavolo cappuccio resiste un paio di settimane in frigorifero, se avvolto con una plastica traspirante, anche se in alternativa è possibile congelarlo o conservarlo dopo averlo affettato.
Curiosità
Il cavolo cappuccio era già protagonista delle feste di greci e romani, e a quest'ultimo, veniva riconosciuto un effetto positivo nell'assorbimento dell'alcool.