300 gr di fior di farina, 200 gr di farina di mandorle, 100 gr di zucchero di velo, 250 gr di burro fresco e raschiatura di limone
sono dolci del tutto particolari: i parmigiani li chiamano "ciprén". maria luigia, venendo a parma, ebbe alla sua corte quasi totalmente personaggi austriaci; tra questi un panettiere che le doveva preparare il celebre pane viennese. il prescelto si chiamava cipperch, che in seguito, si diede a fabbricare e vendere anche per il pubblico. apprezzatissimi certi suoi panini composti di semola e aventi forma di mezzaluna. i francesi li chiamarono "croissant"; i parmigiani, col nome stesso del panettiere, "gipperic". e "gipperic" stette poi ad indicare quella forma di pane che gli austriaci chiamano "gipfel" o "kiffel", da cui "giprèn" e infine "ciprèn". impastare il tutto per la pasta frolla; dare la forma di rotolo, tagliare a pezzi di cinque centimetri e cuocere al forno non troppo caldo (160°).
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