Le feste religiose sono da sempre un appuntamento fisso per consumare un pranzo od una cena speciali in compagnia dei propri familiari o parenti, e proprio per questo motivo, anche noi oggi abbiamo deciso di selezionare una delle ricette più tipiche dell'Italia Centrale per gustare una speciale giornata di Pasqua. Ecco quindi a voi tutti le spiegazioni, passo per passo, della ricetta della pizza dolce di Pasqua, un ottimo dolce lievitato "cugino" se così si può dire del panettone e della colomba, ottima da servire in occasione del pranzo di Pasqua o da portare con sé in occasione della scampagnata di Pasquetta. Per realizzarla vi serviranno tanti ingredienti semplici e genuini, come farina, uova, lievito, zucchero, ma anche agrumi per profumare, mandorle e pinoli per dare croccantezza e un tocco di liquore per dare carattere. L'esito sarà assolutamente piacevole, e ne otterrete una pizza dolce soffice soffice e particolarmente delicata. Da provare!
Mescolare al liquore gli aromi e lasciare che si infondano per mezz'ora. Sciogliere il lievito in 100ml d'acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero e lasciare fermentare per 5 minuti. Mescolare 100gr di farina con l'acqua e il lievito a formare una piccola palla. Lasciarla lievitare per mezz'ora al caldo sotto un panno. Sbattere le uova con lo zucchero e la vanillina, poi incorporarle alla palla di farina fermentata. Grattugiare la buccia degli agrumi nella farina e mescolarci dentro i pinoli e le mandorle.Incorporare il liquore con gli aromi nell'impasto, poi incorporare pian piano la farina con le bucce degli agrumi. Per ultimo incorporare il burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente e lasciare lievitare per mezz'ora. Rovesciare l'impasto sul banco da lavoro e lavorarlo un po'. Trasferirlo in una tortiera alta e stretta e attendere che l'impasto cresca fino all'orlo della tortiera. Metterlo quindi in forno a 180° per 45 minuti. Nel forno mettere anche sul fondo una teglia con dell'acqua in modo che il vapore permetta una cottura più delicata e faccia si che non si secchi.
Prosegui con il passo passo
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Mescolare al liquore gli aromi e lasciare che si infondano per mezz'ora.
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Sciogliere il lievito in 100ml d'acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero e lasciare fermentare per 5 minuti.
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Mescolare 100gr di farina con l'acqua e il lievito a formare una piccola palla. Lasciarla lievitare per mezz'ora al caldo sotto un panno.
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Sbattere le uova con lo zucchero e la vanillina, poi incorporarle alla palla di farina fermentata.
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Grattugiare la buccia degli agrumi nella farina e mescolarci dentro i pinoli e le mandorle.
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Incorporare il liquore con gli aromi nell'impasto, poi incorporare pian piano la farina con le bucce degli agrumi.
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Per ultimo incorporare il burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente e lasciare lievitare per mezz'ora.
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Rovesciare l'impasto sul banco da lavoro e lavorarlo un po'. Trasferirlo in una tortiera alta e stretta e attendere che l'impasto cresca fino all'orlo della tortiera. Metterlo quindi in forno a 180° per 45 minuti. Nel forno mettere anche sul fondo una teglia con dell'acqua in modo che il vapore permetta una cottura più delicata e faccia si che non si secchi.
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Ecco pronta la pizza dolce di pasqua!
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Avete mai sentito nominare la pizza dolce di Pasqua? Ebbene, si tratta di una preparazione molto semplice e molto molto diffusa in tutto il centro Italia. Tra le ricette dolci di Pasqua sicuramente vi verrà in mente la famosa Colomba, la Crescia dolce, le immancabili uova di Pasqua. E tra le preparazioni salate? Sicuramente la pizza dolce di Pasqua. Secondo la leggenda, questo dolce affonda le sue origini nel MedioEvo, e fu inventato dalle monache del convento di Santa Maria Maddalena, situato in provincia di Ancora in località Serra dè Conti. Pensate che la ricetta della tradizione prevedeva che la pizza dolce contenesse la bellezza di 40 uova, un numero simbolico che ricordava i giorni della Quaresima. La pizza dolce di Pasqua era preparata e poi benedetta durante la messa della vigilia di Pasqua. Chi la gustava o gusta ancora oggi dovrebbe fare un segno della croce prima di assaggiarla.
Ma lasciando da parte storia e leggenda, dovete sapere che oggigiorno esistono tante varianti della pizza dolce di Pasqua: sono varianti regionali, che differiscono l'una dall'altra per un ingrediente o per un dettaglio anche minimo, che diventa pur tuttavia caratterizzante. Si avranno dunque la pizza di Pasqua ternana, umbra, marchigiana, abruzzese, romana e via dicendo.
Molto nota in Calabria è la Squta, un dolce che al centro presenta delle uova sode e che, secondo tradizione, presentava anche l'occasione per nascondere al suo interno una sorta di messaggio in codice per chi la riceveva. Immancabile in Campania il Casatiello, che pare affondi le sue radici persino nel Seicento. Il Casatiello non è dolce, bensì salato, e contiene formaggi, salumi a cubetti e, in superficie, uova sode tenute ferme da una croce di pasta, in una chiara simbologia religiosa. Nel Tortano invece, sempre campano, troviamo le uova sode sbriciolate dentro l'impasto, mentre il dolce è attorcigliato su se stesso, come a simboleggiare la corona di spine di Gesù.
In Lazio troviamo la pizza dolce di Pasqua nella versione di Civitavecchia, con vino, anice e ricotta di pecora, a volte con l'aggiunta di cioccolato fondente. Si prepara per la domenica delle Palme e poi la si gusta la mattina di Pasqua con coratella, carciofi e uova sode. Sempre nel Lazio troviamo la Pizza Cresciuta Romana, anche questa dolce ma non troppo, con anice e altri ingredienti. Si consuma la mattina di Pasqua a Roma.
In Abruzzo si preparano due pizze di Pasqua, la pizza di Pasqua e la Pizzacola. La Pizza di Pasqua teramana contiene anice, uvetta, canditi, cioccolato. Non tutti la preparano allo stesso modo: ogni famiglia ha la sua ricetta tradizionale. Si tratta di un dolce molto simile al panettone di Natale, sia per sapore che per forma. La mattina di Pasqua in Abruzzo si gustano prodotti tipici abruzzesi come vini, affettati e formaggi: una tradizione che prende il nome di Sdijuno.
Se la pizza di Pasqua teramana è molto amata dagli adulti, la pizzacola è invece preparata per i bambini: una piccola pizza di Pasqua con un uovo all'interno. Non a caso l'uovo torna sempre protagonista: perché è simbolo di rinascita.
La pizza di Pasqua marchigiana è detta Crescia. La trovate nelle Marche ma anche in Umbria, in Abruzzo, nel Lazio, in Molise. Non si tratta di una pizza dolce, bensì salata. Nelle Marche si gusta con il ciauscolo, in altre regioni si porta anche in gita in occasione della Pasquetta, assieme a salumi e uova sode.
Menzioniamo ora la Pigna di Pasqua molisana, che si prepara ancora una volta con anice, patate lesse e una glassa di zucchero in superficie. Spesso la trovate anche nelle Marche, in Umbria e in Abruzzo, e anche qui le varianti abbondano: potrete trovare la Pigna di Pasqua con canditi o senza canditi, per esempio.
In Toscana troveremo invece la Schiacciata dolce e la pizza dolce della Tuscia. Quest'ultima ha una forma tondeggiante che ricorda quella di un fungo, ed è di colore giallo: contiene liquori locali, cannella ed agrumi. Nella Tuscia sembra che questa pizza dolce contenesse anticamente del pecorino, in modo da insaporire ancor di più l'impasto! La schiacciata dolce non è per nulla schiacciata , ma è un ciambellone a base di uova fresche che ancora oggi si inzuppa generosamente nel vin Santo, come accade per i cantucci.
In Emilia Romagna la pizza dolce di Pasqua è chiamata Pagnotta dolce: famosissima è la pizza dolce di Sarsina, che si festeggia durante la Sagra della Pagnotta che ha luogo ogni anno durante le due domeniche che precedono la Pasqua nella zona di Cesena e Forlì. E' un dolce gustoso, non troppo dolce, con strutto e uvetta.
Per quanto riguarda la pizza dolce di Trieste menzioniamo la famosa Pinza Triestina e il Presnitz: la prima è tondeggiante, la seconda invece è a forma di corona, e simboleggia per l'appunto la corona di Cristo.
Esistono poi in Italia 3 tipologie di Pizze di Pasqua non lievitate. Fino ad ora vi abbiamo menzionato tutte le varianti lievitate. Tra le non lievitate menzioniamo sicuramente la famosissima torta Pasqualina, tipicamente ligure ma ampiamente preparata anche fuori regione. Si prepara con pasta sfoglia, erbette, uova. Menzioniamo poi la scarcella pugliese, una specie di biscotto decorato in superficie, con un uovo al centro, e la Cuddura, molto simile alla Scarcella, ma di origini siciliane.
L'hai preparata? Raccontalo!